Helsinki!

Ultima tappa della nostra visita in Finlandia: Helsinki!

Dopo aver trascorso alcuni meravigliosi giorni insieme a Felipe e Annarikka abbiamo lasciato Sammatti per visitare la capitale finlandese situata nella parte meridionale del Paese sulle rive del golfo di Finlandia.

Fondata nel 1550 per volere del re di Svezia Gustav Vasa con il nome di Helsingfors non è da sempre la capitale del Paese. Fu nel 1812, durante il dominio russo, che lo zar Alessandro I decise di spostare la capitale finlandese da Turku a Helsinki in quanto la relativa debolezza dell’influenza svedese sulla città, e la sua vicinanza a San Pietroburgo, avrebbero reso il controllo del governo locale più semplice.

Siamo arrivati in città sabato sera e dopo una tappa al supermercato e una cena a base di burritos abbiamo trovato un posto in cui pernottare. Parcheggiare è davvero costoso in questa città: le tariffe orarie variano da 2 a 4 €/ora a seconda della zona. Fortunatamente abbiamo trovato una zona con dei lavori in corso non lontana dal centro in cui poter dormire a costo zero.

Al nostro risveglio ci siamo diretti al Dallapènpuisto in cui, ogni domenica si svolge un mercatino delle pulci. Fin dalle prime ore del mattino i sentieri di questo parco cittadino si riempiono di venditori e acquirenti. Anche noi abbiamo allestito la nostra bancarella: per guadagnare qualcosa con cui sostenere le spese di viaggio ci siamo portati dietro alcuni articoli di artigianato prodotti da noi o acquistati nei nostri precedenti viaggi in giro per il mondo.

Non abbiamo fatto un grande incasso ma è stato bello incontrare persone di varie nazionalità che si ritrovano per vendere o acquistare qualsiasi genere di prodotto.

In modo particolare ci porteremo dietro il ricordo di Jaikub, un ragazzo proveniente dal Kurdistan, rifugiatosi in Finlandia per fuggire alla persecuzione del suo popolo da parte del governo turco. Il nostro vicino di bancarella ha condiviso con noi il suo pranzo e, al momento di lasciarci, ci ha donato un sacchetto pieno di dolci tipici del suo Paese. La sua generosità è stata disarmante e ci ha dato una grande lezione di umiltà.

Quando i potenziali acquirenti hanno cominciato a diminuire abbiamo smontato la nostra bancarella e abbiamo gironzolato per le vie del centro prima di rientrare su Joy per la cena.

Il giorno successivo abbiamo continuato la nostra visita dedicando la maggior parte del tempo ad un edificio in particolare: la biblioteca Oodi. Si tratta di un luogo straordinario sia dal punto di vista architettonico sia dal punto vista culturale.

La struttura in acciaio, legno e vetro ricorda lo scafo di una nave e si compone di tre livelli: al piano terra, oltre ad un ristorante e un cinema, sono presenti diversi tavoli in cui è possibile giocare, tra le altre cose, a scacchi, dama e go. Il primo piano è interamente dedicato alle arti con postazioni per il cucito, sale di incisione, stampanti tradizionali e 3d e, ovviamente postazioni multimediali. Sempre al secondo piano si trovano diverse salette, particolarmente apprezzate da Giacomo, in cui è possibile utilizzare console per videogame. Il terzo piano è sede di una raccolta di oltre 100.000 volumi. Abbiamo trovato anche libri (per adulti e bambini) in italiano! Oltre a libri, quotidiani e riviste in diverse lingue è possibile utilizzare e prendere in prestito innumerevoli giochi in scatola. Un’intera area di questo piano è dedicata ai bambini e alle famiglie con tappeti, spazi in cui giocare e salette per attività motorie e artistiche. Di fronte alla caffeteria si accede ad un ampia terrazza che, abbiamo scoperto, è allo stesso livello dell’ingresso del palazzo dell’antistante parlamento. Gli architetti hanno voluto simboleggiare con questa scelta la pari importanza della cultura rispetto alla politica. Davvero tanta roba!

1 thought on “Helsinki!”

  1. Non mi esce dalla mente la biblioteca (x noi fantascienza) ….e la correlazione col parlamento……ma allora esiste un’altra possibilità di mentalità e socialità……un sospiro di sollievo…..e pensare che in Italia qualche politico,non troppo tempo fa , disse che con la cultura non si mangia …..non aggiungo altro se non un abbraccio

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